Quando c’è l’amore c’è tutto: è un luogo comune abbastanza radicato da far credere che amare ed
essere ricambiati sia sufficiente a far funzionare una relazione.
L’amore è senza dubbio un elemento indispensabile, ma non sufficiente. Scopriamo ben presto
che per far funzionare un rapporto di coppia ci vogliono altri elementi come l’ascolto, la dedizione,
la protezione, il dialogo, l’intimità, coltivare la tenerezza e, la più trascurata di tutte, tanta stima reciproca.
Avere una buona considerazione del proprio partner aiuta certamente a preservare una relazione
nel tempo. È un ingrediente che all’inizio della relazione coltiviamo in abbondanza! Il nostro lui/lei
è acuto, intelligente, divertente, sensibile, empatico, fa e dice sempre la cosa giusta, è sempre
coerente e se non lo è ha certamente le sue ragioni.
E poi? Ci si sposa o si va a convivere e basta un po’ di routine familiare che l’immagine idilliaca
dell’inizio comincia ad offuscarsi. Una delle cause di perdita di stima nei confronti del proprio
partner è proprio la reazione che si genera tra la visione idealizzata dell’inizio del rapporto e
quella sperimentata nella realtà.
L’altro perde il suo splendore e come per incanto le caratteristiche che all’inizio ci avevano
conquistato svaniscono. Non si è più brillanti, coerenti ma soprattutto non si è più in grado di
capire le esigenze e i sentimenti dell’altr*.
Un’altra causa è certamente la scarsa cura e dedizione al rapporto, complice gli impegni, la stanchezza, lo stress, si comincia a dare per scontate molte, troppe cose, si comunica meno e in maniera NON costruttiva. Ci si arrabbia per le piccole cose e si generalizza. Il giudizio, la rabbia, il disprezzo verbale, tutto contribuisce a ridimensionare l’immagine del partner.
Con questa scarsa stima reciproca la relazione è chiaramente a rischio.
Cosa possiamo fare per sfuggire ad un epilogo che sembra già scritto?
Un primo passo utile, sia per prevenire che per curare, è quello di smettere di vivere di ideali.
Positivi o negativi che siano. Abbandonare la visione parziale della persona che amiamo, che
diventa “straordinaria” o “pessima” a seconda delle circostanze.
Il nostro partner è un essere umano con pregi e difetti, non va giudicato ma ascoltato e
considerato nella sua interezza. Fare esattamente quello che noi dovremmo fare con noi stessi,
riconoscere ed imparare ad accettare le contraddizioni e le parti di noi che spesso confliggono.
Imparare ad ampliare il nostro sguardo per riuscire a cogliere l’altra persona nel suo insieme .
Facciamolo anche e soprattutto attraverso una buona comunicazione, una buona comunicazione
aiuta a capirsi, spiegarsi, a esprimere i propri bisogni, ad aprirsi sui propri limiti.
Possiamo quindi ritrovare la nostra considerazione per il partner. La stima non è razionale ma si
determina man mano attraverso la qualità della nostra relazione. Non è necessaria al sentimento
ma senza di essa, l’amore si “spegne”.
Pensate ancora che non valga la pena lavorarci sopra?
Avete avuto esperienze a differenti a riguardo? Condividete la vostra esperienza nei comment